LA CANDELORA O IMBOLC: LA FESTA DELLA LUCE

candelora o imbolc- Loveisallaround
La  Candelora o Imbolc, secondo la tradizione, segna la festa della Luce.
La parola Candelora deriva dal latino festum candelarum, festa delle candele. Diverse celebrazioni legate al concetto di “luce” cadono in questo periodo dell’anno. Infatti, già erano presenti in alcune tradizioni a carattere religioso in epoca precristiana. Diversi studi ipotizzano che il giorno dedicato alla Candelora, celebrata ai nostri giorni, sostituisca una festività già esistente.
LA CANDELORA PRECRISTIANA
Nel mondo romano la Dea Februa o Giunone e Fauno Luperco, divinità degli armenti e della natura, venivano celebrati alle calende di febbraio (nel calendario romano i mesi seguivano il ciclo della luna). Il primo giorno di ogni mese corrispondeva al novilunio (luna nuova) ed era chiamato “calende”, da cui deriva il nome “calendario”.
In questa festività, i Lupercalia, alle Idi di febbraio, era usanza che le donne girassero per casa e per la città con fiaccole accesa come forma di purificazione degli spazi privati e pubblici . In particolare si dedicavano alla purificazione dei campi al fine di favorirne la fecondità. Tale ricorrenza, dunque, si trova strettamente connessa con l’idea di liberazione ed espiazione. Ripulire le case e i campi attraverso il fuoco, tradizione pagana, è stata un’usanza poi riadattata dalla celebrazione cristiana.
LA TRADIZIONE CRISTIANA
Nella tradizione cristiana si celebra in questa data la Purificazione di Maria Vergine e la Presentazione di Gesù al Tempio, avvenuta 40 giorni dopo la sua nascita, come prescritto dalla legge di Mosè e narrato nel Vangelo di Luca (Lc 2, 22-39). Contando 40 giorni a partire dal 25 dicembre, si arriva appunto al 2 Febbraio.
In questo giorno si benedicono delle candide candele che poi verranno donate a tutti i fedeli che le desiderano. In passato si era convinti che la candela ricevuta dal sacerdote potesse avere effetti benefici. Poteva essere appesa sopra il letto o chiusa nel cassetto della biancheria per garantire nella casa benefici influssi contro le forze del male. In altri casi, era custodita per poterla accendere alla nascita dei bambini o al capezzale dei moribondi. Il capofamiglia incrociava le candele sotto la gola dei familiari in caso di bruciore. E ancora, a volte scioglievano pezzi di candela in un cucchiaio d’ottone per curare i geloni nelle mani e talvolta il Fuoco di Sant’Antonio.
Si festeggia questo giorno in realtà in diverse culture e in tutte compresa la festa cristiana si celebra la Purificazione e il ritorno alla Luce.
LA TRADIZIONE CELTICA
Nella tradizione celtica, ad esempio, si celebra Imbolc.
La parola Imbolc in irlandese significa “in grembo”, e come tutte le feste celtiche il suo significato è leggibile a più livelli. La celebrazione di Imbolc iniziava al tramonto del giorno precedente, perché secondo il calendario celtico il giorno iniziava appunto, al tramonto del sole. Con Imbolc si festeggia il ritorno alla Luce e alla fertilità.  Segnava il passaggio tra la stagione invernale e quella primaverile. Vale a dire, il momento di passaggio dal buio e freddo alla nuova luce. Si tratta del giorno in cui è simbolicamente acceso il fuoco catartico e spirituale che segna il tempo del risveglio.
IL SUO SIGNIFICATO ESSOTERICO
Il suo significato più essoterico e materiale fa riferimento alla gravidanza delle pecore, così come Oimelc sta per “latte ovino”, a indicare che in origine si trattava di una festa legata alle pecore da latte.
E’ in questo periodo, infatti, che nascevano gli agnellini, e di conseguenza le pecore producevano latte. Era un momento importantissimo, poiché per coloro che vivevano di pastorizia il latte e i suoi derivati rappresentavano spesso la differenza tra la vita e la morte per l’intera comunità.
Ad un livello più profondo e simbolico la festività celebrava il ritorno della luce, che si rifletteva nell’allungamento della durata del giorno, e nella speranza per l’arrivo della Primavera, durante la quale sarebbero nati i frutti ora nel grembo della Madre Terra.
CONCLUDENDO
Le diverse celebrazioni della festa hanno tutte le stessa funzione, quella di prevedere l’esatto arrivo della Primavera attraverso l’interpretazione dei comportamenti degli animali e delle forze della Natura.
Il 2 febbraio è, quindi, considerato il giorno in cui il Sole ritorna a vivere e la Terra torna giovane e fertile.
A livello esoterico. è il giorno che ogni anno segna l’apertura di un portale che attiva nuovi codici di Luce per la Terra e per tutta l’umanità per far si che anno dopo anno (il tempo è solo una unità di misura terrestre) sempre più anime riescano a procedere nel cammino per l’Ascensione (per approfondimento leggi questo articolo del mio blog https://loveisallaround.it/secondo-corridoio-energetico-del-2022/. Quindi in questo giorno ogni anno si festeggia l’inizio di un nuovo bagno di Luce per tutti noi!

Così è ♾️

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